la resistenza in alta valle susa

Formazioni partigiane ed episodi della Lotta Partigiana in Alta Valle Susa

memorie partigiane di oulx

Dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943, lo sbandamento dell’esercito italiano e l’inizio dell’occupazione tedesca, molti ragazzi salgono in montagna per combattere il nazifascismo. In maggioranza sono ragazzi del posto che fuggono dall’arruolamento obbligatorio nelle file della neonata Repubblica di Salò, ma molti sono ex militari provenienti da tutte le regioni d’Italia di stanza nelle fortificazioni del Vallo Alpino lungo il confine con la Francia. Nascono le prime bande partigiane. Maggiorino Marcellin, il Comandante Bluter, organizza la Divisione Autonoma Val Chisone nella quale confluiscono la maggior parte dei Partigiani di Oulx e che occupa gran parte della Valle del Chisone fino a Sestriere, attestandosi sul crinale spartiacque con l’Alta Valle Susa. L’11 luglio 1944, sopra Monfol, Carlo Riccardo Ghiotti è vittima di un’imboscata fascista. Il 17 luglio, i tedeschi attaccano le postazioni partigiane tra il Monte Triplex e il Col Basset. Nello scontro che vede vincitori i Partigiani trovano la morte due chiomontini, Massimino Baccon e Paolo Ragazzoni, e due ragazzi di Oulx, Aldo Garambois e Guido Dorato. Il 30 luglio cade sul Monte Triplex il Partigiano di Oulx Giulio Bellet. Il 2 agosto 1944, divisioni fasciste attaccano senza successo le postazioni del Monte Genevris. Nel corso della battaglia cadono i Partigiani Pietro Ploto e Mario Costa. Qualche giorno più tardi, nei pressi della frazione Gad, viene ritrovato il corpo del Partigiano Pietro Vercellino. Il 7 agosto viene fucilato a Bardonecchia il Partigiano di Savoulx Luigi Adolfo Borrana, informatore della formazione autonoma. Il 10 agosto i Partigiani della Divisione Val Chisone si ritirano sul Colle Mayt, in Val Argentera, e in parte riparano in Francia ormai sotto al comando alleato. Nel corso della ritirata diversi Partigiani sono uccisi o catturati, tra questi Giovanni Mario Belluomini, abitante a Oulx, che viene fucilato a Pragelato il 13 agosto. A Beaulard nell’ottobre 1944, per iniziativa di Ada Gobetti, si forma la Colonna Dusi della Divisione “Stellina” di Giustizia e Libertà, ne fa parte anche il Partigiano Pietro Giuseppe Tournoud che viene arrestato, torturato e ucciso l’11 gennaio 1945. Il 26 aprile 1945 gli Alleati valicano il confine e i Partigiani partecipano alle operazioni di Liberazione della Valle e di Torino. Seguendo la colonna nazifascista in ritirata, il Partigiano ulcense Giuseppe Faure Rolland è vittima di una mina lasciata da questi nei pressi di Exilles. Il 27 aprile l’Alta Valle Susa è finalmente libera. Nel 1946 e nel 1978 il Comune di Oulx intitola piazze e vie ai suoi caduti per la Libertà.

memorie partigiane di bardonecchia

All’indomani dell’8 settembre 1943, Bardonecchia è occupata dai tedeschi che vi installano un comando di zona. Un gruppo di una quarantina di Partigiani si organizza sotto il comando di Alberto Mallen e inizia a reperire armi abbandonate dall’esercito sbandato e a nasconderle nei sotterranei della chiesa di Melezet. Il 16 gennaio 1944 i tedeschi uccidono in Val Fredda il sedicenne Adolfo Masset di Rochemolles. Dopo un rastrellamento del 26 marzo 1944 scompaiono Giovanni Battista Souberan e Antonio Francesco Vallory di Rochemolles, Partigiani dell’XI Divisione Garibaldi – 114a Brigata, i loro corpi non saranno mai ritrovati. Dal 24 giugno 1944 non si hanno più notizie di Andrea Allemand militare di stanza in Jugoslavia unitosi ai partigiani titini. Il 30 giugno 1944, in Viale Capuccio è impiccato il giovanissimo Giuseppe dalla Vecchia sorpreso a sabotare i fili del telegrafo. Prima che il gruppo bardonecchiese possa iniziare operazioni di guerriglia, a seguito di una spiata, viene scoperto l’elenco dei Partigiani tenuto dal Mallen. All’alba del 2 ottobre 1944 tutti i Partigiani vengono catturati e condotti alla Caserma Tabor e da qui trasferiti al carcere le Nuove di Torino, dove alcuni di loro saranno torturati, e in seguito deportati in campi di concentramento in Austria e Germania. L’unico Partigiano a sottrarsi alla cattura è Aldo Francou, nome di battaglia «Luisello». Il comandante Alberto Mallen è tenuto separato dal gruppo e sarà deportato nel campo di sterminio di Mauthausen dove morirà il 5 marzo 1945; gli altri deportati Partigiani di Bardonecchia, come i deportati civili e gli internati militari riusciranno a fare ritorno tra mille difficoltà nei mesi seguenti la Liberazione, tra l’aprile e il settembre 1945, ad eccezione di Augusto Ferdinando Garnier, internato militare, deceduto nel campo di Grödig il 4 aprile 1945.